Perle naturali

 

Le perle naturali sono gemme prodotte da molluschi senza alcun intervento da parte dell’uomo ed aventi composizione uguale a quella della loro conchiglia (madreperla).  Una perla naturale si forma per un processo naturale, in risposta ad una irritazione causata da un elemento disturbatore (ad esempio un granello di sabbia) che penetra all’interno del corpo del mollusco. Come reazione di difesa, l’animale ricopre “l’intruso” di sottilissimi strati di perlagione. La perla prende forma e volume con il trascorrere degli anni e raggiunge il massimo della dimensione dopo una lunga permanenza all’interno del mollusco. Con questa premessa è facile comprendere il motivo per cui le perle naturali siano sempre state estremamente costose e rare, in un numero così esiguo da non essere più considerate oggi perle commerciabili.

Perle coltivate  

Le perle di coltura, del tutto simili alle perle naturali, sono ottenute da molluschi di acqua salata o dolce, in seguito all’intervento dell’uomo. Conosciuto il processo naturale di formazione della perla, l’uomo ha cercato di provocarlo artificialmente, imitando la natura. Dopo anni di tentativi e di esperienza, solo nei primi anni del 1900 si ottengono splendidi esemplari sferici di perle coltivate, grazie agli studi, alla ricerca e alla costanza di alcuni ricercatori giapponesi. Le perle di coltura si sviluppano in modo quasi identico alle perle naturali, l’unica differenza è che il corpo estraneo viene inserito intenzionalmente dall’uomo nel mollusco. Esistono due tipi di coltura: con nucleo e senza nucleo.  Nel caso di coltura con nucleo viene inserita una sferetta di madreperla. Il mollusco ricopre il corpo estraneo con vari strati di perlagione. Più tempo la sfera rimane  all’interno del mollusco maggiore sarà lo strato di perlagione depositato attorno ad essa dando così maggior pregio alla perla ottenuta. Nel caso di coltura senza nucleo viene inserito un frammento  di epitelio (materiale organico del mollusco) al posto della sferetta di madreperla. Il mollusco ricopre, anche in questo caso, il corpo estraneo con strati di perlagione formando così una perla anucleata, ovvero priva di nucleo e costituita completamente da strati di perlagione.

Perle di coltura in acqua salata

• Perle di coltura del giappone (Akoya)   Perle akoya

Le perle di coltura con nucleo Akoya sono perle coltivate in Giappone, in acqua di mare. Le perle Akoya, le cui dimensioni variano dai 2 ai 9 mm, sono famose per la loro qualità estetica, per la perfezione delle forme, per l’elevata lucentezza e iridescenza. Hanno colori tenui che vanno dal bianco con riflessi grigi, argento e rosé, al color champagne,  crema, giallo, rosa, grigio e azzurro.

• Perle di coltura di Tahiti                                                                                                                                                                Perle grige

Le perle di Tahiti sono perle di coltura con nucleo coltivate in acqua di mare in tutto l’arcipelago della Polinesia Francese. Le perle di Tahiti sono considerate perle molto esclusive per le loro dimensioni (8-15 mm) e per il loro colore scuro naturale, con riflessi multipli, dal grigio all’argento, al blu-verde, verde pavone, marrone, bronzo. Le perle di questa tonalità, al di sotto degli 8 mm, devono il loro colore ad un procedimento di tintura, quindi non sono perle di Tahiti.

• Perle di coltura dei Mari del Sud (South Sea)

Le perle South Sea sono coltivate nei mari del sud-est asiatico, soprattutto sulle coste australiane; per questo vengono anche chiamate perle australiane. Queste perle sono così preziose e raffinate da essere definite “regine delle perle, perle delle regine”. Le perle dei Mari del Sud sono le più grandi perle di coltura con nucleo (dai 9 ai 20 mm) e le colorazioni comprendono anche tonalità dorate ed argentate. Presentano inoltre una dolce lucentezza e un solido strato di perlagione che le rende durature per generazioni.

Perle di coltura in acqua dolce

Perle di fiume (Freshwater)  Aqcua dolce

Le perle d’acqua dolce sono perle di coltura senza nucleo coltivate in laghi, fiumi, baie e canali d’irrigazione di tutto il mondo. Molte coltivazioni sono presenti in Giappone e negli Stati Uniti, ma è la Cina il paese produttore della quasi totalità delle perle coltivate d’acqua dolce oggi in commercio. Le perle d’acqua dolce hanno una illimitata varietà di forme: tonde, barocche, ovali, a bottone, a goccia e a “chicco di riso”. Le dimensioni delle perle freshwater variano dai 2 ai 13 mm.

Aspetti qualitativi delle perle

Le caratteristiche che determinano la qualità delle perle, principalmente per le perle di coltura, sono: misura, forma, colore, lucentezza e oriente, superficie e strato di perlagione. La misura di una perla si determina rilevando il diametro in millimetri e stabilendo un intervallo di appartenenza. La forma regolare (sferica, ovale, a goccia, a bottone) è una caratteristica di pregio; l’irregolarità della forma invece fa classificare una perla come “di forma barocca” e influisce negativamente sul suo valore. Il colore è una caratteristica naturale delle perle, si presentano bianche o in diverse tonalità di giallo, arancio, rosso, viola, blu, verde, grigio e bruno. La rarità, la gradevolezza di un colore e la richiesta di mercato fanno variare il pregio delle diverse colorazioni. La lucentezza, caratteristica tipica della perlagione, è dovuta alla riflessione della luce ed è influenzata dal tipo di mollusco produttore e dalle condizioni ambientali; l’oriente della perla è una sensazione di semitrasparenza calda, profonda e varicolore. La superficie può essere da molto liscia a molto accidentata ovvero con rugosità e protuberanze che tolgono bellezza e valore alla perla. Le perle con superficie molto accidentata vengono chiamate “scaramazze”.  Lo strato di perlagione è costituito dagli strati sovrapposti di carbonato di calcio che si sono accumulati attorno al nucleo. Più lo spessore è alto, abbondante ed omogeneo, più la perla è considerata pregiata.

Perle imitazioni

Vengono commercializzate con nomi di fantasia accattivanti o col nome della ditta che le produce.  Le perle imitazione si possono riconoscere con dei semplici test. È sufficiente appoggiare la perla contro il bordo di un dente e analizzare la sensazione percepita. Se la gemma sembra liscia e levigata si tratta di una perla imitazione; se invece vi sembra ruvida come la carta vetrata, si tratta di una perla di coltura .

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